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La ErmGroup Altotevere non si ferma; anzi, dopo il 3-1 di sabato scorso sul campo della Monge Gerbaudo Savigliano si è portata a una sola lunghezza di distacco dalla Gabbiano Farmamed Mantova, quarta nella classifica del girone Bianco della Serie A3 Credem Banca. E nella speciale graduatoria della fase di ritorno, la formazione del duo Bartolini-Monaldi è adesso prima da sola con 15 punti, davanti alla capolista Personal Time San Donà di Piave con 14. La striscia delle ultime sette giornate, con 18 punti sui 21 a disposizione e una classifica sempre mossa, è diventata la migliore da quando la società biancazzurra milita nell’attuale categoria. Il commento della settimana è affidato all’opposto Simone Marzolla (25 anni compiuti in novembre), che con i suoi 18 punti e un 53% di realizzazione è stato in Piemonte fra i migliori in assoluto nei numeri di rendimento. Siete tornati all’antico, nel senso che avete di nuovo perso il primo set come è accaduto per quasi tutta la prima parte di stagione, poi però quando avete deciso di iniziare a giocare siete venuti fuori in misura alquanto decisa.

Come mai questa pausa iniziale? “Nel primo set, Savigliano è partito molto aggressivo – spiega Marzolla – e ci ha colti un po’ impreparati. Noi non siamo peraltro riusciti a essere efficaci in battuta e ciò ha facilitato la loro ricezione e il loro gioco; dalla seconda frazione in poi, però, abbiamo cominciato a prendere le giuste misure e a esprimere il nostro gioco con la necessaria consapevolezza e con i nostri colpi preferiti: la battuta, ma soprattutto il muro, che è stato l’arma principale. È chiaro che, mettendo gli avversari in difficoltà con il servizio, anche il compito del muro diventa più agevole”. Primi nella classifica del ritorno; una svolta frutto di quali fattori? “Viene intanto da dire: peccato, perché se non fossimo incappati negli infortuni dell’andata oggi saremmo probabilmente in piena lizza per una delle posizioni più importanti. Di certo, adesso siamo più consapevoli di ciò che sappiamo fare, grazie a questa serie di vittorie; stando insieme, abbiamo capito quali sono le nostre reali potenzialità e se anche qualcuno non fosse in giornata di grazia, c’è chi lo avvicenda nel migliore dei modi e supporta la squadra. Credo che questa sia la nostra grande forza”.

Abbiamo rivisto un eccellente Cappelletti in attacco e anche tu sei andato bene. Come ti senti? “Sempre più avviato lungo la strada del completo recupero. Non saprei indicare con una percentuale numerica la mia attuale condizione: comunque sia, ho già ripreso a piazzare determinati colpi, le altezze stanno ritornando e la mia tenuta fisica in campo è maggiore, grazie anche al lavoro eseguito in sala pesi. Le paure sono insomma passate”. Due ulteriori test di riprova nelle prossime giornate. Il Belluno l’avversaria più ostica? “Affronteremo un paio di partite molto difficili, la prima in casa contro la formazione veneta e la seconda, dopo la sosta, in trasferta contro l’Acqui Terme. Il pronostico non è più scontato: anzi, ci sarà da combattere, però siamo in forma. Non esiste di conseguenza una sfida più dura dell’altra, anche se il Belluno è dotato di un roster di primo livello e si distingue oltretutto per la fisicità dei suoi giocatori”.

Domenica prossima si disputa in contemporanea anche Gabbiano Mantova-San Donà di Piave; che l’alta classifica possa essere ridisegnata? “Noi pensiamo soltanto a mettere più punti possibile in saccoccia e vediamo cosa dirà la classifica finale. Ci sono davanti le quattro compagini più forti del girone; la ErmGroup si candida a diventare il quinto incomodo, forse inaspettato, ma di qui alla fine ci sarà”.